IL CROCIFISSO DEI MIRACOLI

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome. Luca 1:49


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LA PRIMA EDIZIONE 2009 :

"A.D. 1602 - Terranova: Il Crocifisso del Miracolo"

L’episodio è realmente accaduto a Terranova (Sicilia), oggi Gela, nel marzo del 1602.
Il Crocefisso del convento della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, fu visto sanguinare da molte persone e dalle autorità che lo avevano sequestrato nella sacrestia.
Questo risulta dai documenti e dalle testimonianze giurate a noi pervenuti.
I testimoni oculari lo confermarono al Processo Vicariale che si svolse nei giorni successivi al fatto, e due di queste testimonianze manoscritte sono inserite in originale, in questo libro.
Siamo durante il periodo di dominazione spagnola, nel Regno di Sicilia, precisamente nel ducato che fu primo della famiglia D’Aragona, poi della famiglia Pignatelli.
Il governatore e capitano d’armi della città di Terranova è certo Don Vincenzo La Rosa, persona molto attenta ai bisogni dei nobili ed a contatto con gli amministrati.
Nella prima parte del libro, sono trascritti alcuni brani delle testimonianze con riferimento ai titoli dei 18 capitoli, i quali titoli sono la chiave di lettura della vicenda.
Le frasi, i paragrafi, sono soltanto estratti così come sono dalle testimonianze citate di quei quindici giurati, e rese al Processo Vicariale negli atti manoscritti a noi pervenuti, a conferma di ciò che accadde nei giorni venerdì 29 e sabato 30 marzo 1602, alla vigilia della Domenica delle Palme.
Le testimonianze sono trascritte nel linguaggio dell’epoca che, non è la lingua italiana che conosciamo oggi ma che permane molto comprensibile, se si eccettua qualche termine caduto in disuso.
Il Processo Vicariale ebbe inizio il 29 aprile del 1602  ma due deposizioni importanti, quella del vice vicario Don Giulio Mangiuni e di Frate Arcangelo, furono rese già all’indomani dei fatti, in pratica il 31 marzo 1602.
Le testimonianze di Nicola Caxiaro e di Don Giulio Mangiuni, sono tra le più illustrative su ciò che avvenne in quei giorni del 1602 a Terranova e di queste due sono pubblicati i manoscritti integrali e le trascrizioni delle stesse, nella seconda parte del libro.
Vale la pena ricordare che il Miracolo del SS Crocifisso  richiamò persone da tutta la Sicilia, e molti pellegrini giunsero a Terranova in un secolo dove la mobilità non era certo cosa facile, né sicura.

Ecco il capitolo 10 del libro:


Capitolo 10

 CAXIARO BLOCCA I CARMELITANI

 

I Padri Carmelitani che non erano stati informati delle decisioni prese dalle autorità, con stupore capirono del sequestro solamente, quando il governatore chiuse la porta e andò via portando con sé la chiave. Lo notò bene Nicola Caxiaro che testimoniò dicendo: “Avevo visto i volti dei Padri Carmelitani molto turbati,  così poi ritornai al convento del Carmine”.

Caxiaro aveva visto bene, infatti, la sorpresa iniziale dei Carmelitani si trasformava e si tramutava lentamente in collera.

 

† † †

 

 

Erano le ore XV del sabato delle Palme quando tutto ebbe termine e tutti i presenti tornarono a casa propria, io preferii accompagnare il governatore perché, nel rinchiudere il SS. Crocifisso, avevo visto i volti dei Padri Carmelitani molto turbati, così poi, ritornai al convento del Carmine dove, davanti alla porta maggiore trovai il priore, Frate Elia di Mazzarino, molto arrabbiato.

Domandai al priore il motivo e mi rispose che il governatore non ha voluto affrontarmi direttamente, ma avendo rinchiuso il SS. Crocifisso nella sacrestia credo che immagini che noi siamo coinvolti con la trasudazione.

Sentito questo, certo Frate Angelo di Licata, andò via deciso a cercare un attrezzo per aprire con la forza la porta della sacrestia e così ricollocare il SS. Crocifisso al suo posto, nel convento.

Così intervenni verso il Frate e gentilmente, con cortesi parole, cercai di convincere anche il priore e gli altri frati di non opporsi al provvedimento del governatore, perché era stato tutto deciso non per provocazione o altro verso i Carmelitani.

Vedendo oltre ai frati, anche dei devoti che li appoggiavano, decisi di non tornare a casa, avevo paura che scoppiassero disordini, e rimasi in loro compagnia fino alle ore XXI (ore 14) circa di quel sabato, vigilia della festa delle Palme.

Dopo i vespri del sabato, nel convento era solita la predica alla quale accorrevano molte persone, e quando fu presente molta gente, mi svincolai ed andai a cercare il governatore per informarlo e condurlo al convento del Carmine.

 

 

Alla ora dei vespri mi trovavo con Don Matteo Castellano nella chiesa madre, e non  potendo recitare i vespri per la chiesa deserta, andammo al convento del Carmine dove, ritrovai i monaci ed il priore del convento molto collerici e tristi.

Domandai loro il motivo di tanta mestizia, il padre mi rispose che erano in quello stato perché il SS. Crocifisso era carcerato e rinchiuso nella sacrestia perché le autorità vogliono vedere segni.

Il priore con i frati, piangendo,  ci dissero che se avessero saputo o capito, non avrebbero lasciato fare quella cosa.

Il priore quel giorno non mangiò per la tristezza.

 

 

 

 

 

Nicola CAXIARO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Don Antonino MANNARA

 

 

 

 



"A.D. 1602 - Terranova: Il Crocifisso del Miracolo" Edizione 2009
Autore Nino Oliva. Il libro contiene 98 pagine in formato A5, con foto a colori, è disponibile solo a richiesta a:
ilcrocifisso@tiscali.it

oppure sul sito dell'editore YOUCANPTRINT

LA SECONDA EDIZIONE 2017 :

  Menzione al merito   3° Premio Internazionale Salvatore Quasimodo - 2017



Autore Nino Oliva. Contiene 148 pagine in formato A5, con foto a colori, 2 edizione 2017.
Oltre al Processo Vicariale tratto dai manoscritti originali, il libro contiene una panoramica di miracoli documentati nei secoli scorsi e raccolti in questa seconda edizione.
E' disponibile a richiesta:
ilcrocifisso@tiscali.it